«Un secolo di storia lombarda». «Novecento, L'album di Daniele Fumagalli»

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«Un secolo di storia lombarda»
«Novecento, L'album di Daniele Fumagalli»

Un secolo di storia lombarda narrato attraverso il canto popolare è il nuovo album di Daniele Fumagalli, ricercatore di musica popolare e cantautore, L’album raccoglie quindici canzoni in un arco temporale che va dal 1895 al 1975

di Redazione

Daniele Fumagalli
Daniele Fumagalli

Novecento. Un secolo di storia lombarda narrato attraverso il canto popolare è il nuovo album di Daniele Fumagalli, ricercatore di musica popolare e cantautore. L’album raccoglie quindici canzoni in un arco temporale che va dal 1895 al 1975, un racconto di storia lombarda che ha – come capitoli – delle canzoni. Alla storia ufficiale si affianca una storia popolare, raccontata e trasmessa oralmente dal popolo: un popolo che spera, spara, soffre, emigra, va in guerra, resiste, assiste, si diverte, si delude.

Copertina del CD
Copertina del CD

1. Canto degli anarchici espulsi (Addio Lugano bella). Testo di Pietro Gori. 1895.

2. Il feroce monarchico Bava. Anonimo. Dopo il 1898.

3. Mamma mia dammi cento lire. Anonimo. Fine ‘800, inizio ‘900.

4. Sebben che siamo donne (canzone della Lega). Anonimo. Inizio ‘900.

5. O Gorizia tu sei maledetta. Anonimo. Dopo il 1916.

6. La tradotta. Anonimo. Dopo il 1918.

7. Tutti mi chiaman Mario. Anonimo. Dopo il 1918.

8. In libertà ti lascio. Anonimo. Prima del 1939.

9. Bella ciao. Anonimo. Dopo il 1943.

10. Risotto brianzolo-valsassinese. Anonimo. XX secolo.

11. La ballata dell’Ex. Sergio Bardotti, Sergio Endrigo. 1970

12. Piazza fratelli Bandiera. Nanni Svampa. 1965.

13. E l’era tardi. Enzo Jannacci. 1964.

14. I reduci. Giorgio Gaber. Sandro Luporini. 1976.

15. Signore delle cime. Giuseppe de Marzi. 1958.

Al disco è affiancato un libro: cento pagine di notazioni storiche e riflessioni personali che raccontano il contesto storico in cui sono nati questi canti, dove sono stati trasmessi e dove Daniele li ha potuti ascoltare, registrare, e successivamente studiare. Lavoro sul campo e ricerca di archivio.

Giovane ma non giovanissimo (ha trentatré anni), il professor Fumagalli riarrangia e reinterpreta queste canzoni e le ripropone al pubblico, con coraggio e controtendenza. Perché, come ha dichiarato in una recente intervista: “Non mi ha mai interessato essere un trend. Sono un cantautore popolare, ma non mi interessa essere popolare”.

Delle quindici canzoni, le cinque finali appartengono agli ultimi cantastorie ed ai primi cantautori, legati in qualche modo alla Lombardia o alla sua storia: Sergio Endrigo, Giorgio Gaber, Nanni Svampa ed Enzo Jannacci. Conclude la rassegna il Signore delle cime di Bepi de Marzi, canto a cui l’artista è particolarmente legato. Fra una strofa e l’altra di quest’ultimo brano, si dà lettura di alcuni articoli della Carta Costituzionale, invitando anche l’ascoltatore ad una domanda. Perché?

Un disco variegato per temi (musicali e testuali), uniti dalla grande passione che ha l’artista brianzolo-valsassinese per la tradizione popolare e orale della terra lombarda.

Daniele Fumagalli è un insegnante di scuola secondaria di filosofia e storia, polistrumentista ed etnomusicologo. Dal 2018 è direttore del gruppo folkloristico “I Brianzoli” di Ponte Lambro. Ricercatore di tradizioni popolari, ha tenuto conferenze presso Centri Culturali e l’Università di Pavia. È curatore della rivista Folknews, testata ufficiale della sezione Lombardia della F.I.T.P.Come cantautore, ha pubblicato due album di canzoni inedite. È inoltre autore teatrale. Ecco il suo sito internet:

https://sites.google.com/view/dfumagallicantautore/home-page?authuser=0

Mercoledì 29 novembre 2023

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